Quando durante una seduta di yoga chiedo ai partecipanti, “quale motivazione ti spinge a frequentare questo corso?”, le risposte sono le più diverse: voglio rilassarmi, voglio diventare più sciolto, sono molto stressato, sono alla ricerca del mio equilibrio, ho bisogno di ritrovarmi, desidero essere meno ansioso, desidero coltivare le mie potenzialità spirituali, ho dei dolori che vorrei eliminare, soffro di attacchi di panico… e vorrei ritrovare la mia serenità, soffro di insonnia, sono depresso…
Le motivazioni sono tante e sorprendentemente la pratica dello yoga riesce a soddisfarle. La parola yoga significa unione, equilibrio, armonia. Lo hatha yoga che si è diffuso in occidente è molto di più di una ginnastica yoga. La parola hatha è composta da ha che significa sole e da tha che significa luna.
L’hatha yoga è la ricerca dell’unione, dell’equilibrio, dell’armonia tra il Sole e la Luna.
Cosa può interessarmi del sole e della luna? Io sono alla ricerca del mio benessere.
Nello yoga il Sole e la Luna sono il simbolo di tutto ciò che è manifestato, sono il simbolo del giorno e della notte, dell’uomo e della donna. Sono il simbolo di tutte le forze complementari che permettono alla vita di manifestarsi così come la conosciamo. Uso il termine complementari e non opposte. Il concetto di forza positiva e negativa va visto non con l’ottica della contrapposizione, l’una contro l’altra, ma nell’ottica della complementarietà: la forza complementare collabora, per il raggiungimento di un fine, aggiungendo una qualità che l’altra non ha. Tutto il manifestato è composto di forze complementari che collaborano per la manifestazione della vita.
La mia respirazione è composta di un’inspirazione e da un’espirazione, il movimento del mio avambraccio è possibile se il mio bicipite si contrae e se contemporaneamente il tricipite si rilassa, la circolazione sanguigna è possibile solo se le valvole del cuore si aprono e chiudono alternativamente. Il lavoro ed il riposo, la veglia e il sonno. Sono forze uguali ed opposte, ma la loro opposizione non è per contrastare ma per permettere che un dato evento possa accadere.
Tutto questo spesso ci sfugge, non ne siamo coscienti. Alcune volte riusciamo a notare solo il contrasto, perché spesso abbiamo ricevuto un’educazione che ci ha spinto verso il prevalere, verso l’emergere, ma ciò porta solo a divisione e distruzione.
Ogni volta che voglio prevalere, in realtà dico all’altro, tu non vali niente, sono io che conto e questo accade spesso nella vita.
Ogni volta che credo che il colore della mia pelle sia migliore del tuo,
ogni volta che credo che la mia religione sia migliore della tua,
ogni volta che credo che le mie abitudini siano migliori delle tue,
ogni volta che credo che i miei interessi siano migliori dei tuoi,
ogni volta che credo che i miei pensieri siano migliori dei tuoi,
ogni volta che credo che il compito che ho nella vita sia più importante di quello di chiunque altro,
ogni volta che credo gli altri debbano osservarmi dal basso,
ogni volta che credo…
Quest’attitudine a vivere l’altro come antagonista oppositore mi fa sfuggire la realtà, ed essa è che la VITA trae la sua bellezza dal concorso di tutte le diversità. Negare quest’evidenza porta solo a divisioni, sofferenze, guerre.
La pratica dell’hatha yoga s’interessa di tutto ciò, vuole concorrere a riportare armonia in ogni manifestazione della vita, ci aiuta a diventare artefici di un mondo migliore.