Un’antica storia racconta che il giullare è vicino a Dio, perché con semplicità riesce a cogliere delle realtà che ai cosiddetti seri, non appaiono.
La storia racconta che la gente normale vive in prigioni fatte di schemi, paure, principi, condizionamenti, di cui non ha la più pallida consapevolezza.
Il giullare si accorge di alcune di queste prigioni e ci ride; ride di se stesso e ride degli altri, ma senza malevolenza, come modo per risvegliare le coscienze troppo spesso addormentate.
Il giullare è un artista, e gli artisti è risaputo, poggiano la loro testa sul cuore di Dio.
Non vedono Dio, ma sentono pulsare il suo cuore. E’ il ritmo del cuore di Dio che ispira i veri artisti.
L’artista non conosce Dio ma sente le pulsazioni del suo cuore, ed il cuore di Dio è magico perché trasmette attraverso differenti frequenze il suo stato d’animo e l’artista percepisce questi cambiamenti e sente la spinta di riprodurli in qualche modo, ed ecco le arti.
Ogni arte è uno strumento che l’artista possiede per riprodurre uno stato d’animo di Dio.
Ogni creazione dell’uomo artista in realtà è la riproduzione di una pulsazione del cuore di Dio.
Dio attraverso le pulsazioni del suo cuore trasmette agli Artisti creatori una parte del progetto che Lui vuole realizzare, e l’artista, servitore di Dio obbedisce realizzando.
In realtà l’artista creatore è colui che umilmente è al servizio di Dio, è colui che faticosamente cerca di realizzare ciò che gli è stato ordinato.
È un lungo percorso quello che porta a diventare un servitore, non si nasce servitori.
Per diventare servitori è necessario sottoporsi ad un duro tirocinio, durante il quale l’aspirante servitore viene provato su ogni piano, affinché ogni condizionamento, paura, principio, catene di ogni tipo si assottigli fino a diventare quasi inconsistente.
L’aspirante servitore dovrà ammorbidirsi, dovrà vivere e bruciare ogni briciola del suo ego, per non rischiare che mettendosi all’opera possa riprodurre solo aspetti di se stesso.
Solo quando l’aspirante servitore diventa dimentico di se e della sua arte, delle sue conoscenze, solo allora diventa servitore, viene eletto servitore.
In quel momento entra in servizio e diventa lo strumento che Dio usa per far conoscere il Suo cuore.
Che la Luce benedica
gli artisti servitori.
Moreno